Per conoscere l’esatta ricetta del miele, dovremmo chiedere alle Api che vivono all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei. Ma durante il loro ronzante lavoro, preferiamo non disturbarle e ci fidiamo ciecamente della loro opera antica e sapiente che ci limitiamo a chiudere in vasetti di vetro.

MIELE DI ACACIA

Sappiamo che sfruttano la robinia o acacia, pianta a portamento arbustivo o arboreo, che può raggiungere i 20 metri d’altezza. L’acacia fu importata in Europa dal Nord America all’inizio del XVII secolo, ma in Italia apparve alla fine del XVIII secolo, prima come pianta ornamentale, poi per rassodare i terreni e gli argini delle strade e delle ferrovie. Sebbene
in Italia la robinia (o acacia) sia diffusa in tutte le regioni, il Veneto , ed in particolare i Colli Euganei, è il luogo in cui viene maggiormente sfruttata dalle Api per produrre miele.
La caratteristica principale di questo tipo di miele risiede nell’alto contenuto in fruttosio, che è alla base della scarsa tendenza a cristallizzare e dell’elevato potere dolcificante.
Il miele di robinia  si presenta generalmente liquido, dal colore molto chiaro. Emana un profumo floreale ed il sapore è decisamente dolce, con leggerissima acidità. E’ pertanto un ottimo dolcificante e perfetto sostituto dello zucchero. L’aroma è molto delicato, poco persistente e privo di retrogusto.
Il miele d’acacia, oltre ad essere un ottimo alleato per addolcire qualsiasi bevanda o piatto, è altresì indicato per calmare il mal di gola.
La sua delicatezza e naturale dolcezza lo rende ottimo per dolcificare gli alimenti senza alterarne i sapori, pertanto può essere usato non solo per tè e tisane, ma anche con bevande dal gusto più forte, come il caffè o nelle spremute per esaltarne il sapore, nonché sulla macedonia di frutta, oppure nel latte, yogurt e, (perché no?!), anche con formaggi freschi come mozzarella e ricotta per rendere dolci dei pranzetti estivi.

MIELE DI CASTAGNO

Le api inoltre si posano altresì sui fiori colorati del castagno, producendo un miele scuro, dall’odore aromatico e dal sapore complesso, quasi balamico.  A differenza di molti altri mieli, infatti, quello di castagno ha un colore che varia dal giallo-marrone a quasi nero, dalle sfumature ambrate molto scure. Aprendo il vasetto si percepisce il suo odore aromatico e legnoso, con un sapore complesso, decisamente distinto. E’ molto meno dolce del miele classico, con un retrogusto amarognolo e questo ci permette di apprezzarlo anche su piatti salati di carni e formaggi stagionati. Il miele di castagno si sposa bene col pecorino e qualche fettina di pera o allo stracchino, ricotta e gorgonzola.
Ha una consistenza liquida e il motivo risiede nella ricchezza di fruttosio che ne determina l’assenza di cristallizzazione.

MIELE DI ERBA MEDICA

Si narra che l’erba medica arrivi dall’Asia e si sia radicata in Italia grazie al clima caldo e temperato.
Un tempo l’erba medica era tendenzialmente utilizzata per nutrire il bestiame, ma dalla stessa deriva un miele ambrato indicato anche per l’uomo.
Si presenta con un colore ambrato ed il profumo è leggermente floreale, con qualche nota di fieno. Ha un sapore delicato, neutro e lascia una leggera sensazione di piccante in gola.

MIELE DI MILLEFIORI

Come dice il nome, questo miele  è plurifloreale, ovvero è prodotto da più tipi di fiori.
E’ ottimo per chi deve energizzare e depurare l’organismo, poiché ha funzioni stimolanti e regolatrici.
Si tratta di un miele prezioso, perchè unisce in sè le proprietà di svariante piante ed è unico a livello di profumo e di sapore, in quanto prende caratteristiche peculiari a seconda della zona di raccolta.
Il miele  è chiaro e trasparente, delicato e dolce, anche nel profumo.
Derivando, il miele millefiori, appunto, da numerose tipologie di fiori e raggruppando dentro di sé tutte le loro caratteristiche e benefici, i principi nutritivi contenuti in questo miele sono maggiori rispetto ad altri mieli e contiene anche molti minerali e antiossidanti.
E’ un ottimo alleato anche per incrementare le energie fisiche e ciò lo rende adatto per i periodi di stanchezza o stress o convalescenza.
E’ particolarmente ricco di fruttosio e questo gli permette di essere considerato un sostituto dello zucchero.

MIELE & FRUTTA SECCA

Quando pensiamo al miele, l’immagine che si materializza nelle nostre menti è precisa e nitida: una sostanza giallo-oro cremosa e densa che si adatta a qualsiasi superficie e abbraccia un semplice cucchiaio, un biscotto, una fetta di pane o una scaglia di formaggio.  E pensando al classico binomio “duro dal cuore tenero” che di solito descrive un cioccolatino, abbiamo voluto ribaltare questa tendenza e unire al miele d’acacia la frutta secca, creando così qualcosa che unisse la densità liquido-cremosa del miele alla durezza della frutta secca.
Miele e frutta secca creano così un’unione perfetta e nello stesso cucchiaio possiamo sentire la dolcezza del miele che accompagna in bocca le nocciole, le noci e le mandorle. Semplicità e raffinatezza, per arricchire così la colazione, un fine-pasto sfizioso e ricco di gusto o un aperitivo all’insegna del dolce&salato, per esempio unendo il miele e la frutta secca ad piatto di formaggi.

Api d’oro cercavano il miele
dove starà Il miele?
E’ nell’azzurro di un fiorellino,
sopra un bocciolo
di rosmarino.

Garcia Lorca